Il vento nei capelli, lo charme della carrozzeria, l’oggettiva bellezza di una prospettiva diversa e di una guida più rilassata, quasi contemplativa. Le cabrio sono tutto questo e la 500C aggiunge alla formula una discreta accessibilità economica con misure da cittadina, caratteristiche che la rendono pratica e duttile allo stesso tempo: già, perché la variante scoperta dell’utilitaria va benissimo negli spostamenti di tutti i giorni ed è perfetta anche per le gite fuori porta, peraltro confortate da una sete che si annuncia piuttosto contenuta (il consumo medio dichiarato è pari a 20,4 km/l).
La capote è rossa ed è abbinata, in questo caso, ai rivestimenti in tessuto principe di Galles e al colore avorio di numerosi elementi della plancia, volante compreso. Mentre la tela si ritrae, facendo scivolare con sé gli elementi integrati come il lunotto di vetro e il terzo stop, il sole e il cielo azzurro si riversano nell’abitacolo: ed è in questo movimento, tanto semplice quanto attraente, che stanno lo spirito e la seduzione discreta della 500C
Tra l’altro, l’operazione è semplicissima e basta premere il tasto di apertura vicino allo specchietto retrovisore per azionare il piccolo frangivento automatico e far scorrere la capote: tenendo il pulsante, o giocando con quello della chiusura, è possibile azionare il meccanismo a piacere, fino al raggiungimento della posizione desiderata. In queste condizioni meteo, il “tutto giù” che scopre completamente i montanti è ancora una chimera: ma mentre il motore rumoreggia placido e tranquillo (la potenza non è elevata, ma è adeguata alla massa e alle ambizioni dell’utilitaria chic), si possono comunque apprezzare gli “spiragli” intermedi.